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I primi 100 giorni sono fondamentali A che punto siamo?

I primi cento giorni sono fondamentali per l’azione amministrativa di ogni nuovo governo. Avrete letto di unioni civili, tassa sui morti o extracomunitari, ma se volete evitare giudizi frettolosi o parziali, consiglio di guardare bene alle delibere e a chi le ha votate in consiglio comunale. Ecco le più significative solo per ragioni di spazio. 27 luglio, la maggioranza unanime approva il suo programma di mandato. Astenuti: 4 PD (che chiosa: non abbiamo potuto votare a favore perché altrimenti entravamo in maggioranza) e 1 Lega. Un solo voto contrario, il…
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NO al totalitarismo democratico NO al referendum come resistenza alla dittatura della maggioranza

La Costituzione italiana è di parole. La riforma costituzionale sottoposta a referendum parole. I regolamenti del comune di San Giovanni Persiceto più di parole! Il nostro comune vanta quasi ventottomila abitanti. Nel consiglio comunale siedono sindaco, 10 consiglieri di maggioranza e 6 consiglieri di minoranza. Il leviatano comunale consente alla maggioranza politica che lo amministra (sindaco più 10 consiglieri: 11 voti su 17) di deliberare tutti i regolamenti che vuole. Democraticamente s’intende, ma con un potere illiberale, non meno arbitrario di una dittatura, dato che la maggioranza impone la propria…
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NO all’interventismo politico NO al referendum costituzionale come resistenza al riformismo di maniera

La Magna Carta è costituita da parole. La Costituzione della Repubblica italiana consta di parole. La proposta di riforma costituzionale ben parole. Dalla Magna carta in poi – il documento costituzionale per antonomasia – una Costituzione è tale quando ci assicura la libertà individuale contro il potere politico al governo. La Costituzione italiana è lunga il triplo della Magna Carta e ha introdotto tutta una serie di disposizioni funzionali alla continua espansione dello Stato e al suo intervento in campo economico. Con buona pace della libertà e dell’individuo che in…
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NO al positivismo giuridico NO al referendum come resistenza allo strapotere politico

I Dieci Comandamenti constano di 279 parole, la Dichiarazione sui diritti del Regno Unito , il Bill of Rights americano 678. La legge fondamentale della Repubblica italiana ben parole! Più si mischiano il potere politico e quello legislativo, più si moltiplicano le leggi. Il fatto che nello stato moderno il potere politico non sia separato dal potere legislativo è causato dal positivismo giuridico, ovvero dall’idea oggi prevalente che identifica la legge con il provvedimento emanato da chi detiene il potere politico. In Italia questa idea di legge positiva è imposta…
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Presentato il libro di Rodolfo Ridolfi “Matteo Bomba e le Coop rosse” Comunicato stampa Edizioni Del Girasole

Lunedì 26 settembre si è tenuta alla Feltrinelli di Ravenna la presentazione dell'ultimo libro di Rodolfo Ridolfi: Matteo Bomba e le Coop rosse, di Rodolfo Ridolfi, edizioni Del Girasole. Alla presentazione moderata da Nello Agusani, è intervenuto come vivace contraddittore Carlo Zingaretti. Numerosi gli interventi e le considerazioni del pubblico fra le quali quelle del Consigliere della Provincia di Ravenna Oriano Casadio che si è soffermato sul capitolo di Banca Etruria. La presentazione ha confermato, cosa assai nota, come l'autore non sia un polemista qualsiasi. E’ stato esperto per la…
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Scuola civica #piùlibertà #ipocrisiazero #programma #civicamazzoli

Apprendere dal lavoro. Ossia imparo facendo, imparo per mezzo dell’esperienza. Forse il modo migliore per imparare. Se si intende comprendere oltre che fissare nella memoria. Attraverso il fare si memorizzano le azioni, mentre la loro consapevolezza ci viene dalla ragione. L’azione implica il pensiero. Lavorare implica fare e pensare insieme. Per comprendere non basta eseguire un lavoro: è necessario ragionare e discutere con se stessi e i colleghi. Imparare a lavorare in rete, a fare squadra e a interagire con gli altri è ciò che si propone la Scuola civica.…
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Voucher PA #menoburocrazia #ipocrisiazero #programma #civicamazzoli

Più di cent’anni fa, Eduard Bernstein, maggior esponente del socialismo riformista, ci avvertiva che “sarebbe dar prova di un senso politico poco acuto imporre a favore degli operai comunali delle condizioni a tal punto superiori da farli trovare, nei confronti dei loro colleghi professionali, nella situazione di una categoria straordinaria di privilegiati e con la conseguenza, inoltre, che la produzione comunale diverrebbe molto più costosa di quella degli imprenditori privati. Un simile stato di cose non condurrebbe che alla corruzione e all'indebolimento dello spirito pubblico” (Socialismo e socialdemocrazia,1899). Oggi, per…
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Niente tassa sui morti #menotasse #ipocrisiazero #programma #civicamazzoli

È incredibile la capacità dei governanti di manipolare i fatti pur di non dirci come vanno le cose. Bastava guardare Virgilio per accorgersi di una tassa iniqua mai vista al mondo. E invece no, con rara lucidità politica si sono inventati la chiusura della società partecipata Virgilio per poi rifinanziarla con la bellezza di euro. Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse, pure sui loculi. Un paese nel quale i servizi ai cittadini devono ubbidire alle logiche egoistiche delle società partecipate, non è un paese…
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Prima i cittadini #piùsicurezza #ipocrisiazero #programma #civicamazzoli

L’immigrazione è un fenomeno storico e globale, per certi versi ineluttabile. Esso poteva e doveva già essere affrontato in modo pragmatico ed efficiente. Ad esempio, il confine di un paese comporta determinate leggi, che regolano come si entra e si soggiorna in questo paese. Se le leggi esistono vanno rispettate. Neanche per idea, meglio l’emergenza continua di chi arriva in Italia via mare, fuggendo dalla guerra o dalla miseria dei paesi di origine, che poi potrà anche valicare indisturbato le frontiere e circolare liberamente in Europa. Un errore enorme, politico…
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Voglia d’impresa #menoburocrazia #ipocrisiazero #programma #civicamazzoli

Da questa crisi non se ne esce per tornare dove si era prima, quando era il pubblico a dare posti di lavoro. Se questa crisi ha avuto un merito, è quello di aver smascherato le politiche, collettiviste e socialiste, che ci hanno portato al disastro. Non ci credete? Volete le prove? Nel 2008 a Persiceto c’erano disoccupati. Dopo sei anni erano più che raddoppiati. Tanti danno i numeri, quasi nessuno il dato. Nel 2014, il numero dei disoccupati a Persiceto è di persone, al netto dei disoccupati nascosti come i…
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