“La partecipazione dei cittadini nelle scelte della Pubblica Amministrazione per la città pubblica” è un obiettivo chiave del Piano Strutturale Comunale (PSC), visto che nel PSC ci sono i fabbisogni di insediamenti (residenziali e produttivi), di dotazioni territoriali (reti tecnologiche, parcheggi pubblici) e di infrastrutture per la mobilità (strade, ciclabili) per San Giovanni in Persiceto dal 2011 al 2021.

Nel Consiglio comunale del 30 aprile 2019, la Civica ha proposto – invano – il ritiro temporaneo dei Nuovi indirizzi per l’attuazione del PSC affinché fossero prima approfonditi nelle Consulte di Frazione e in un Consiglio straordinario ad hoc. Dopo la bolla immobiliare, il piano andava migliorato insieme alle comunità, condiviso coi cittadini.

L’interrogazione civica “Consumo di suolo” del 30 luglio 2020, ha ottenuto solo un parziale riscontro sui corridoi infrastrutturali, peraltro insoddisfacente date le urgenze della mobilità locale. Nessuna risposta sullo stato di attuazione del sistema fognario, del sistema della depurazione e del sistema dei parcheggi pubblici previsti nel PSC a carico del Comune.

Intanto è iniziata la stesura del Piano Urbanistico Generale (PUG), senza che il Consiglio comunale abbia deliberato sui risultati raggiunti dal PSC. Eppure, il Comune è tenuto a monitorare l’attuazione del PSC e dei suoi effetti sui sistemi ambientali e territoriali, anche al fine di revisionare lo stesso PSC in controtendenza sia con l’andamento demografico che con quello economico e sociale.

Pertanto, si invita il Consiglio comunale a deliberare:

  1. L’impegno del Sindaco e della Giunta a presentare una relazione sui risultati conseguiti dal PSC, da discutere in un Consiglio comunale straordinario (art.22 Statuto comunale) in seduta aperta a tutti i cittadini con diritto di parola (art.41 Regolamento Consiglio comunale).
  2. Di avviare un percorso partecipato sulla progettazione della Persiceto di domani per restituire al cittadino la facoltà di scegliere gli insediamenti (residenziali e produttivi), le dotazioni territoriali (reti tecnologiche, parcheggi pubblici) e le infrastrutture per la mobilità (strade, ciclabili) che servono, così come previsto dal Piano, dal Regolamento e dallo Statuto vigente.