Gentilissimo Sindaco,

come avevo anticipato nella prima videoconferenza informale dei capigruppo del 25 marzo, il bilancio preventivo 2020 che avete approvato il 30 gennaio scorso respingendo tutte le richieste di ridurre e riqualificare la spesa, necessita di correzioni sostanziali.

Se era inadeguato allora prima del covid, figurarsi ora che su quei numeri pesano incognite dipendenti da fatti e dati difficilmente predicibili.

Ignorare le difficoltà precedenti e presumere una parentesi a basso impatto su lavoro, su conti privati e pubblici, sarebbe poco avveduto, quasi autolesionista.

Come opposizione prudente, responsabile e costruttiva dobbiamo tornare a chiedere all’amministrazione comunale di risparmiare sulla spesa perché alla fin dei conti i soldi del bilancio non sono del Comune ma dei cittadini.

È nostro dovere tagliare ora la spesa pubblica e riqualificarla per reindirizzarla al comparto privato con misure sul lato dell’offerta rispondenti alla realtà delle imprese e, con esse, dei lavoratori e delle famiglie.

Ecco un primo elenco di spese da tagliare o differire, su cui è possibile risparmiare fin da subito senza diminuire le prestazioni alla collettività.

700.000€ aumento della spesa corrente nel 2020.

1.240.000€ Villaggio medievale.

547.417€ Teatro e attività culturali.

184.231€ rata annuale Virgilio.

250.000€ piste ciclabili.

100.000€ Sistema di museale.

Con questi risparmi di spesa si possono mettere in campo le misure di contrasto alla crisi senza aumentare il deficit e iniziare a creare le condizioni per la riapertura, prima che sia troppo tardi.

Come si vede, se si vuol davvero risolvere i problemi della gente e del paese i soldi ci sono.