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Se la buca in una strada non viene chiusa, può diventare un grave pericolo per le auto, le moto, le bici e anche per i pedoni. In poco tempo può ingrandirsi e diventare così profonda da causare scoppio del pneumatico, cadute rovinose e nei casi più gravi incidenti stradali.

Per la sicurezza di tutti, dai pedoni agli automobilisti, dai ciclisti ai motociclisti, il problema va risolto prima del danno, chiudendo bene e al più presto la buca nella strada. Tanto più che oggi esistono prodotti bituminosi applicabili velocemente anche con la buca piena d’acqua, senza bisogno di pulitura preventiva e di compressione meccanica.

Primo, mettere subito le toppe alle buche, evitando però di farci l’abitudine, cioè senza più darle per scontate.

Le buche infatti non si dovrebbero formare. Se ciò avviene è evidente che qualcuno avrà progettato o lavorato male, o qualcun’altro non avrà controllato i materiali o eseguito la manutenzione. Segno anche e soprattutto che le amministrazioni competenti, cioè i governanti di turno, non si preoccupano minimamente del problema. Poi le condizioni climatiche fanno il resto.

Secondo, governare in modo da evitare che si formino le buche è la strada migliore per prevenire i rischi.

Sarebbe ipocrita dare sempre e solo la colpa alla pioggia, al gelo, alla neve o anche alla crescita dei trasporti su gomma, perché oggi esistono tecnologie in grado di assicurare più portanza e resistenza, evitando fessurazioni, rotture e quindi le buche nelle strade.

La teoria della buca stradale è una teoria empirica sulla ormai cronica incapacità dei partiti di risolvere i problemi prima che diventino grandi e ne generino altri. Questa teoria afferma che riempire la buca ed evitare che si formi riduce i rischi, aumenta la sicurezza e, conseguentemente, la qualità della vita. Viceversa, la persistenza delle buche mostra che la irresponsabilità dei governanti può anche sfociare in un disinteresse più generale verso la sicurezza e la salute dei cittadini, alimentando così una spirale di degrado urbano e sociale che porta al fallimento del paese.

Ipocrisia zero deriva dalla teoria della buca stradale e consiste nella reale e concreta applicazione delle misure basilari per la sicurezza quotidiana delle vita di ognuno di noi, finalmente liberi dalle ipocrisie utilizzate dai partiti e concepite dalle ideologie per sottomettere l’individuo. L’espressione ipocrisia zero indica il programma di umanesimo liberale messo a punto dai Civici per costruire un futuro che non dipende più dagli altri, ma dalla nostra capacità di imparare facendo, di cambiare la politica insieme.

In questo modo i problemi non diventano grandi, qualcuno di grande si risolve, qualcun altro non degenera e i pericoli complessivamente diminuiscono. La vitalità di un paese dipende esattamente dalla sicurezza goduta dagli abitanti, dalla loro qualità della vita.

In fondo, a ben guardare, pare questa l’unica ragione per la quale si giustifica il voto ad un mio pari per rappresentarmi, il conferimento pro tempore ad un nostro simile del potere di governarci.