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È finito il tempo del Leviatano?

Con le dimissioni del Sindaco finisce anzitempo l’amministrazione totalitaria di Persiceto.

Per la prima volta dopo settant’anni, un Commissario guiderà il paese fino alle prossime elezioni.

Un paese smarrito che si porta appresso tutte le tare della sua storia dirigista e collettivista: dalla disoccupazione record, all’aumento spropositato delle tasse comunali; dalla cupidigia della bolla immobiliare, al disastro della discarica abusiva; dalla tirannia delle società partecipate, al passivo di servizi non indispensabili; dalle bugie sull’ospedale, alla esosa e inutile unione dei comuni; dai contributi milionari, ai privilegi sociali; dalla insicurezza dei cittadini, alla trasparenza negata, fino alla disinformazione più totale.

È un paese allo sfascio che non sa risollevarsi, e che non ci prova neppure, perché la sua maggioranza è sempre finita al candidato di turno, di partito.

Non basta promettere senza mantenere per ritenersi sindaco in pectore di Sangio.

Non basta neanche candidarsi a rifare ciò che si è sconsideratamente demolito prima.

In tali condizioni, si capisce perché sempre più persicetani e decimini preferiscono fare a meno del Comune, piuttosto che sorbirsi l’ennesimo balletto delle candidature di partito. Non si vede come se ne possa uscire senza un progetto civico di umanesimo liberale, alternativo sia al potere dei partiti che alle sirene della protesta.

Prima il programma, dunque, poi i candidati.

Partiamo da lì. Le questioni sono tante, si va dalla sicurezza alla salute, dalla trasparenza alla riduzione di tasse e sprechi, solo per fare qualche esempio.

Già questo sarebbe un modo di cominciare la discussione, ma come tutti sappiamo ci sono tali e tanti problemi che è inutile procedere senza il coinvolgimento diretto dei cittadini interessati.

Ecco la ragione della partecipazione attiva dei cittadini che oggi qui si propone. Anche di qui passa il rinnovamento della politica locale.

La lista civica ha avviato un percorso di partecipazione attiva semplice e aperto a tutti, basato sull’integrazione delle rete con momenti in presenza, social e incontri periodici per diventare protagonisti di un futuro che non dipende più dagli altri, ma dalla nostra capacità di imparare facendo, di cambiare la politica insieme.

Attraverso il programma partecipato ogni cittadino può suggerire idee e soluzioni, esprimere pareri sulle proposte e valutare la qualità delle iniziative civiche.

Potete lasciare le vostre opinioni sulla nostra pagina FB, mandarci privatamente contributi, e partecipare agli incontri civici.

Perché “nessun cambiamento può avvenire se non parte dal basso, mai concesso né elargito, se non nasce nelle coscienze come autonoma e creatrice volontà di rinnovarsi e di rinnovare”.