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Friedrich A. von Hayek, Rubettino, 2012
Mirabile sunto delle idee chiave del liberalismo, fondamentale per comprendere l’ambizione della Scuola Civica di Formazione Politica a divenire luogo “di scambio delle opinioni da cui emergerà una conoscenza migliore”, perché “ognuno, nella propria condizione locale, può giudicare molto meglio di qualsiasi uomo di Stato o legislatore quale sia la specie di industria interna che il suo capitale può impiegare” (Adam Smith).

“La convinzione centrale, da cui si può affermare derivino tutti i postulati liberali, è quella per cui la soluzione migliore dei problemi sociali è da attendersi, piuttosto che dall’applicazione di quel dato sapere di un certo individuo, da un processo interpersonale di scambio delle opinioni, da cui emergerà un sapere migliore.
Si riteneva che la discussione e la critica reciproca delle diverse opinioni, derivate da differenti esperienze, avrebbero condotto alla scoperta della verità, o perlomeno alla migliore approssimazione alla verità possibile in una situazione data.
La libertà di opinione individuale veniva rivendicata proprio perché ogni individuo era ritenuto fallibile e si supponeva dunque che il raggiungimento del sapere migliore sarebbe derivato solo dalla sistematica sperimentazione di tutte le opinioni. Questa, a sua volta, poteva essere assicurata soltanto dalla libera discussione.
In altri termini, il progressivo avvicinamento alla verità lo si attendeva non tanto dal potere della ragione individuale (di cui il pensiero liberale diffidava), quanto dai risultati del processo interpersonale di discussione e di critica. E anche lo sviluppo della ragione e del sapere individuali era ritenuto possibile soltanto nella misura in cui l’individuo partecipava a questo processo.”