Gentilissimo Sindaco,

l’emergenza pandemica sta facendo collassare il tessuto produttivo del nostro paese e l’economia persicetana è in ginocchio.

Basta guardare in strada per capire che tutto è fermo.

Il prolungamento delle misure restrittive unito al blocco delle attività economiche rischiano di compromettere irreparabilmente il benessere raggiunto dalla nostra gente dopo una vita di onesta fatica.

Molte attività a fronte dell’azzeramento degli incassi ma con affitti da pagare, utenze da saldare e contratti da onorare rischiano di non riaprire più.

Una situazione drammatica che richiede misure straordinarie e più coraggiose.

Senza una mirata iniezione di liquidità rischiamo di perdere altre imprese.

Non bastano più le promesse di un prestito (tanta propaganda dato che di soldi non se sono ancora visti), ma oramai serve un contributo a fondo perduto per la partita IVA, per l’artigiano, per il commerciante, per tutte le attività economiche del territorio che hanno chiuso per ordine del Governo.

Penso a una parziale forma di compensazione consistente in una somma di denaro per la quale non è prevista alcuna restituzione, che verrà concesso dal Comune all’azienda che pur non avendo potuto fare ricavi ha comunque sostenuto i suoi costi di esercizio.

La ritengo una misura di solidarietà oltremodo necessaria, così come credo siano ormai indifferibili le misure del primo pacchetto di proposte civiche del 31 marzo che mi permetto di risollecitare.