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Domenica 18 ottobre 1998 apriva il nuovo ospedale SS. Salvatore di Persiceto.
Specializzazione e qualificazione con l’idea di farne un’eccellenza dell’Ausl Bologna Nord.
Per questi primi due blocchi furono spesi 35 miliardi dei cittadini contribuenti, ma il resto del lavoro venne completato solo negli anni 2000.
Neanche un decennio e contrordine compagni: l’ospedale va riorganizzato “per intensità di cura e complessità dell’assistenza”, che tradotto significa meno sanità per i cittadini e cura da cavallo per il nuovo ospedale d’un tratto vecchio.
Tagli dolorosissimi del personale e delle prestazioni con i posti letto che calano vertiginosamente da 137 a 101, meno 26,2% nel solo 2013.
“Buone notizie” invece per Renato Mazzuca già allora Sindaco Presidente del Distretto socio sanitario pianura ovest, perché “la struttura continuerà l’attività sanitaria seppur con un’altra modulazione” e anche perché “è giusto che per la nostra salute sia così”.
Scongiuri a parte, forse che le voci sulla chiusura non fossero infondate?
Tutte bugie, guai ai cittadini che fanno allarmismi. Si scrive riorganizzazione ma si legge trasformazione, basta poco per rimpiazzare la parola chiusura censurata dal regime.
Altrimenti, il PD di Persiceto in campagna elettorale mica poteva raccontare che la trasformazione dell’ospedale era indispensabile “per dare ai cittadini una risposta ai bisogni attuali della salute”.
E in effetti la riorganizzazione fatta dall’Ausl è tanto accurata da non tener conto delle ferie del personale: semplice dimenticanza o impoverimento pianificato del SS. Salvatore?
La risposta sta nella scure dei tagli estivi che si abbattono impietosi sui malati che loro malgrado non vanno in ferie dal primo giugno al trenta settembre.
Neanche una magra consolazione dal teatrino della politica che mette in scena il balletto delle dimissioni: minacciate, rientrate, annunciate, rassegnate, stampate, respinte, rientrate, …
Scatta la solidarietà per il Sindaco quasi fosse lui il ricoverato.
Terapia da seguire: fronte comune e unità per confondere le responsabilità.
Quale partito ha governato la sanità regionale in tutti questi anni? Chi ha nominato gli Assessori regionali, i Dirigenti Ausl, i Sindaci Presidenti di Distretto nell’ultimo ventennio?
Quale piano ha elaborato il Sindaco per evitare all’ospedale SS. Salvatore nuovi tagli conseguenti al decreto n.70/2015 del Ministero della Salute?