Neanche il tempo di togliere le maschere di carnevale – l’ultimo evento pubblico prima del corona virus – che è cominciato l’assurdo balletto delle mascherine. Inutili, confiscate, rincarate, vitali, obbligatorie, calmierate, introvabili, fatevele da soli.

Quando un bene scarseggia, chi ha i soldi di solito riesce a procurarselo, mentre chi non li ha resta senza.

Nello spirito di collaborazione chiesto dal Sindaco, la Civica già a marzo aveva suggerito al Comune di acquistare e distribuire i Dispositivi di Protezione Individuale necessari. Prima agli addetti ai lavori (ospedale, forze dell’ordine, medici e infermieri che ne erano sprovvisti o avevano esaurito le scorte), poi a chiunque ne facesse richiesta.

Dopo sessanta giorni del lockdown peggiore del mondo, il Comune stava distribuendo circa 50.000 mascherine monouso in ordine sparso. Un paio a testa pressappoco. 15.550 donate da privati (sempre le prime ad arrivare) e 37.730 dalla Regione (12.730 in aprile e 25.000 a inizio mese). Allora il Comune ne aveva acquistato solo 350 per i dipendenti comunali.

Per questo a metà maggio la Civica torna a chiedere di costituire una scorta strategica di mascherine adeguata ai bisogni della nostra gente.

Ad oggi, ci sono 9.050 mascherine per i dipendenti comunali, mentre quelle donate dai privati salgono complessivamente a 23.059.

Fino a ieri, però, era vietata la plastica monouso. Dal primo gennaio Persiceto è “Plastic free”, ma ti impongono di usare le mascherine monouso, i guanti monouso, le buste in polietilene e via dicendo.

Infine, onde evitare il contagio sul lavoro per le maschere facciali filtranti anche l’INAIL consiglia di “gettarla in un contenitore chiuso o per rifiuti speciali”.

Pertanto, si invita il Consiglio comunale a deliberare:

  1. L’approvazione in toto della presente risoluzione Civica e la sua pubblicazione nella bacheca e nel sito comunale.
  2. la revoca di Persiceto Plastic free in ottemperanza al principio di coerenza delle regole.
  3. La richiesta di sospendere la raccolta differenziata al fine di tutelare al massimo la salute dei concittadini e degli addetti alla raccolta dei rifiuti.
  4. L’impegno del Sindaco e della Giunta a redigere il “Piano Comunale della Salute” con l’individuazione dei Dispositivi di Protezione Individuale necessari per tutelare la salute di tutti, da sottoporre all’approvazione del prossimo Consiglio comunale.