cimiteroÈ incredibile la capacità dei governanti di manipolare i fatti pur di non dirci come vanno le cose. Bastava guardare Virgilio per accorgersi di una tassa iniqua mai vista al mondo.

E invece no, con rara lucidità politica si sono inventati la chiusura della società partecipata Virgilio per poi rifinanziarla con la bellezza di 781.000 euro. Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse, pure sui loculi.

Un paese nel quale i servizi ai cittadini devono ubbidire alle logiche egoistiche delle società partecipate, non è un paese libero.

Persiceto con la tassa sui tumben – imposta da Virgilio srl, la partecipata costituita dai Comuni di Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese per la gestione dei siti e dei servizi cimiteriali – lo sta diventando.

L’ignoranza dei fondamenti stessi della democrazia liberale ha prodotto la bolla speculativa delle società partecipate, generatrice a sua volta di nuove tasse come i canoni sui loculi perpetui.

In primo luogo, Virgilio chiede a pochi (i possessori di loculi perpetui, che poi non si sa nemmeno esattamente chi siano) di pagare una manutenzione ordinaria che dovrebbe invece rientrare nella fiscalità generale. In altre parole, è una tassa iniqua. Addebitare al concessionario “canoni di manutenzione” concernenti qualcosa su cui non ha alcun diritto o obbligo diverso dalla generalità dei cittadini non ha alcun fondamento logico, oltre che giuridico. La manutenzione ordinaria dei cimiteri rientra nella pertinenza del Comune e va quindi assolta con la fiscalità generale.

In secondo luogo, pacta sunt servanda: i patti devono essere rispettati. Ora, la maggior parte dei contratti di concessione dei loculi perpetui in essere non prescrivevano futuri oneri a carico dei cittadini concessionari, quindi esigere unilateralmente da parte del comune ulteriori soldi a carico del concessionario è un’altra palese ingiustizia.

Tanto è vero che in altri comuni soci di Virgilio hanno deciso di non far pagare questa tassa così iniqua, mentre a San Giovanni stanno continuando ad arrivare i bollettini di Virgilio con la richiesta di pagamento anche per gli anni passati (2012-2015), peraltro smentendo clamorosamente le dichiarazioni dell’ex sindaco sulla irretroattività della tassa sui loculi.

Basta con la cosiddetta IMU sui defunti (canone sui loculi perpetui introdotta da Virgilio).

Soprattutto, basta con Virgilio.

Basta con le partecipate che non rientrano fra le finalità istituzionali del comune e che pesano sulle tasche dei singoli cittadini, ormai privi di voce in capitolo, costretti a pagare per scelte gestionali esterne al consiglio comunale, antidemocratiche.

Noi civici ci impegniamo a eliminare i canoni di manutenzione sui loculi perpetui introdotti da Virgilio Srl, nonché ad avviare l’uscita del Comune dalla società partecipata Virgilio Srl.