3d people in a round table having a meeting.
Oltre 45 milioni di euro di fatturato con più di 400 lavoratori dipendenti!
A tanto sommano le 9 partecipate dove il Comune di Persiceto possiede una quota significativa di almeno il 5%.
Non solo numeri impressionanti che ne fanno la più grande impresa del Comune, ma anche tante poltrone da assegnare per tutte le 19 partecipate.
Nomine che come si sa devono “essere motivate in relazione ai criteri seguiti e alle ragioni che hanno condotto alle scelte delle singole persone”.
Trasparenza vuole anche decreti di nomina pubblici e pubblicati nell’albo pretorio e sul sito internet del Comune (delibera del Consiglio Comunale del 23/6/2014, Statuto comunale vigente).
Eppure, non sono bastate 3 (tre) interpellanze per sapere chi ci rappresenta in Seneca, Geovest, Sustenia, Matilde, Centro Agricoltura Ambiente e Pera dell’Emilia Romagna IGP, sei partecipate dove il Comune ha una significativa quota di partecipazione.

Senza conoscere i nostri rappresenti nelle partecipate come si può garantire che la loro attività si svolga secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità di gestione? (comma 1, articolo 60 Statuto comunale)

Senza vedere le nomine del Comune come si può garantire “che abbiano una qualificata e comprovata competenza, per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende pubbliche o private, per uffici pubblici ricoperti”? (comma 2, articolo 60 Statuto comunale)

Senza sapere chi sono i rappresentanti del Comune come si può chiedere loro conto dei risultati conseguiti nelle partecipate? (articolo 63 Statuto comunale)

Per tutte queste ragioni oggi in Consiglio comunale ci sarà l’ennesima (la quarta) interrogazione: innominati nella partecipate?