Tutto va ben, madama la marchesa, al di fuori di un piccolo problema al nostro ospedale. Fu un’eccellenza della pubblica sanità, però forse domani un mega ospizio o una clinica psichiatrica diventerà, ma a parte ciò va tutto ben!

Tout va très bien, madama la marchesa, ma per la salute diconsi gratuita, ormai si paga tre volte tanto: prima l’assistenza sanitaria, poi il ticket per le analisi a tradimento e infine via lista d’attesa solo con la visita a pagamento.

Va tutto ben, però forse l’attende la chiusura serale e magari al pronto soccorso più ore c’è da aspettare, sempre che per il referto a Bentivoglio poi non debba andare.

Le spiegherò madama la marchesa, a furia di riorganizzare perché sarà più salutare, riusciranno a chiudere pure il nostro ospedale. Ad ogni programmazione si tagliano i posti letto, i reparti e il personale, così la gente va altrove e quando le diagnosi e gli interventi scenderanno sotto i minimi di legge, ospedale non lo potrà neanche più chiamare, ma a parte ciò va tutto ben!

Fin qui il ritornello scaccia ipocrisia, se non fosse che i sindaci lo vanno ripetendo ad ogni riduzione dell’assistenza ospedaliera per cercare invano di esorcizzare la chiusura dell’ospedale.

Nulla di strano, quindi, che pure l’ultimo abbia nel programma “un polo ospedaliero tripolare sull’esempio di alcune strutture sanitarie toscane”, nonostante la competenza sia della sanità regionale, che per fugare ogni velleità ha disertato l’incontro pubblico sul futuro del nostro ospedale.

Lo strano è che qualcuno ancora creda o faccia finta di credere al va tutto ben. Se invece nutri almeno la speranza di riavere un ospedale come si deve, convinci il tuo sindaco a collaborare con un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), suggerisci di investire su un ospedale di eccellenza nella ricerca dei servizi sanitari del forese, in grado di effettuare prestazioni di ricovero e cura di alta specialità.

Intanto, speriamo di star sempre bene. Salute a tutti!