Che bella cosa l’area pedonale, n’aria serena dopo il gulag consumista!

Pure l’aria fresca pare già sfitta … Che bella cosa il centro chiuso e poche gnole.

Ci sono voluti più di settant’anni e un piano del PD, ma finalmente sembriamo una metropoli.

Quando vi capita di incontrare limiti e divieti sempre più restrittivi, senza essere a Bologna, non meravigliatevi se le auto che si riversano sulla circonvallazione intasano le strade e i parcheggi limitrofi.

L’amministrazione piuttosto che affrontare il problema del traffico, ha preferito cambiare la ZTL in area pedonale. Di ingorghi in Corso Italia non se ne sono mai visti. Tante invece le complicazioni. Troppo comodo parcheggiare liberamente. E allora via alla rieducazione.

Camminare è molto più salutare. Non siate snob, con il Pedibus risparmiate il navigatore satellitare. Ci devi proprio lavorare? Come l’artigiano puoi entrare, basta pagare.

Viceversa all’ospedale sarà sempre più facile parcheggiare.

I parcheggi sono della comunità, un bene comune.

Chissenefrega se da Decima devono venire in centro, mica sono comune.

Nei paesi la guida è una scelta obbligata per quasi tutti i comuni mortali. Senza auto non fai neanche il pendolare. Ma a Decima neanche una rotonda e le strade ritornano quasi sempre uguali. Le crepe del secolo scorso pure. Anzi a furia di toppare, le toppe non toppano neanche più.

Largo all’immobilità sperimentale. Primo, abbassare i limiti di velocità a 30h per evitare cause dai danneggiati. Secondo, rallentatori da ingoiare. Terzo chiusura dell’arteria principale invece di risanare il sottofondo stradale. Geniale!

La viabilità del futuro è già scritta. In viale Minezzi hanno disegnato la superstrada pedonale al posto della carreggiata, fine della mezzaria. Mentre il traffico veicolare fluidificherà sui canali di Amsterdam presto navigabili. Sulle rive smart le nutrie già attraversano senza guardare.

Maestà, un manipolo di ingrati si lamentano dei divieti: se non sanno guidare, che prendano i droni!